giovedì 6 novembre 2008

Number One N°6 - Spagna e Traduzione



(Traduzione toMmina&BiLLina)

Ah... Il sogno Americano... Quale artista Europeo non sogna di fare carriera nella terra dello zio Sam. E' qui che sono nati il rock, jazz, rap, hip-hop, ecc. Come non sentire il desiderio di diventare un artista Americano? E' vero, avere stadi pieni a Oberhausen, Amneville, o Oslo è gratificante, ma fare lo stesso a New York, Las Vegas o LA è tutta un' altra cosa! Inoltre, quando partecipi a tv show in Europa, incontri artisti del tuo paese. Qui puoi incontrare Michael Jackson, Madonna, o i Rolling Stones, che danno tutta un' altra impressione! L' America è la patria dei più grandi artisti, che hanno fatto sognare il mondo intero. E stare sulla stessa linea di questi miti della musica non capita a tutti! Anche se non lo confesserebbero mai, la maggior parte delle stars Europee di stile pop-rock hanno sempre sognato di imporsi in America. Perchè è il vero paese della musica, ed è anche il mercato musicale migliore al mondo. Solo loro, in America, hanno fatto più musica che nel resto di tutta l' Europa messa insieme!
Fare successo qui, significa vendre milioni di album e avere una grande pubblicità. Ma pochi riescono. Molte stars Europee, indubbi nomi della musica, non hanno fatto un grande successo nel paese dello zio Sam. Bisogna dire che gli Americani sono molto altezzosi verso qualsiasi cosa venga dall' estero e non sia inglese. Per esempio, vedono solo film Americani o Inglesi. E ascoltano solo musica inglese o cantata da persone Inglesi. Per esempio, gli ABBA non hanno potuto avere successo qui: per gli Americani, erano solo Svedesi che cantavano in inglese. Difficile credere che la band tedesca dei Tokio Hotel avrebbe potuto avere un giorno un nome in un paese così chiuso, così ermetico.
Ed è la scommessa che i quattro ragazzi da Magdeburg hanno quasi vinto. Il tutto non è stato facile, bisogna dirlo. Il primo passo, conquistare l' Inghilterra, ha totalmente fallito. Il primo singolo 'Ready, Set, Go!' è passato inosservato, e la band non è andata lontano nelle isole Britanniche. Motivo abbastanza valido da raffreddare i fuochi della Universal Music rispetto agli Stati Uniti.

***

(Traduzione billgirl86)

Spostarsi a Ovest
Per questo paese, i produttori hanno messo in atto una strategia molto progressiva.
Dapprima, fare pochi concerti, a inizio 2008, in pochi posti, al fine di
prendere il polso al pubblico americano. Sappiamo che la band conta cosi tanti fans nel paese grazie a Internet. Ma per farsi un nome, ha bisogno di ben più
che una notorietà virtuale: bisogna riempire le sale e vendere album!
Con grande stupore di tutti, questi primi concerti è stato messo il manifesto di "Tutto esaurito". Bene, è vero che si parla di 1000/1500 posti. Niente da vedere
con le arene che la band è abituata a frequentare in Europa. Visto in un altro
modo, questo ritorno alle origini viene vissuto come un dono per Bill e compagni. Hanno scoperto
di nuovo il piacere di camminare per la strada in maniera anonima. Il cantante non riesce a credere di poter andare in giro con la sua abituale mise e il make-up. Lì i Tokio
Hotel sono ancora degli illustri sconosciuti. Persino i giornalisti non sanno molto
su di loro. Con quali forze la band ricomincierà a zero, a partire dalle domande che in Europa fecero loro 3 anni fa: "Da dove viene il nome della band?", "Da dove arriva il tuo stile, Bill?", Ecc., e dare la stessa risposta ancora e ancora, ma senza perdere il sorriso. Non possiamo buttare tutto in mare per un malumore momentaneo! Questa semi eternità di domande, è vero che dispera, ma in altri termini chiarisce le cose: Nessuno sa nulla su di loro. In America devono ricominciare da zero! i Tokio Hotel sono dovuti tornare negli Usa a inizio primavera, subito dopo il loro grande tour europeo. Questa serie di show dovrà coincidere con l' uscita dell'album 'Scream' in Nord America.

(Traduzione aletta90)


- L’avventura americana!
Dall’inizio dell’anno, i Tokio Hotel cavalcano l’onda negli Stati Uniti. Il sogno del successo Americano è a uno schiocco di dita. Storia di un’avventura che è appena iniziata.

- Trionfo ai VMAs.
Con la sorpresa di tutti, i Tokio Hotel hanno ottenuto l’MTV award come Miglior Band Rivelazione dell’Anno. Fantastico!

- TH negli USA: non sono ancora vinti!
Lo tsunami che si aspettavano di provocare negli Stati Uniti non si è ancora verificato. La band deve lavorare sodo per imporsi.


- Tokio Hotel: cosa ne pensa l’America.
L’ album Scream ha venduto bene. Ma c’è molto che critica il registro limitato della band.

- Test Tokio Hotel Speciale USA.
Un piccolo test per verificare la vostra conoscenza sulla vostra band preferita.


E’ un misto di orgoglio e tristezza. Orgoglio per vedere Bill, Tom, Gustav e Georg che hanno un simile successo negli Usa; tristezza nel vedere come si allontanano da noi per raggiungere le luci dell’ America. Appena tornati dal loro tour di un mese nel Paese dello zio Sam, i Tokio Hotel tornano lì per altre 2 settimane! Messi di fronte a questa offensiva, abbiamo deciso che era tempo di realizzare la carriera americana della band. C’è successo, è vero, esibizioni fantastiche, ma anche delusione. Number One vi spiega tutto in questo numero eccezionale.

La redazione.
Quando I critici hanno scoperto i Tokio hotel, in concerto o tramite l’album, non hanno potuto evitare di trasformarli in una priorità. Dunque è questo il gruppo che manda in delirio tutti gli adolescenti europei e che rompe tutti I record di vendita? Se lo meritano davvero? Necessariamente quando si raggiunge questo tipo di reputazione, I critici hanno la tendenza ad essere più aspri. Ma da questa parte, tutto è andato bene. Molti hanno descritto la band con l’aiuto dell’espressione: "Cattivi ragazzi con un lato buono”. Non male, no?
Da parte sua, il magazine professionale Billboard ha presentato l’album in questi termini: "La grande forza dei Tokio Hotel sono le loro ballate potenti e I temi forti, interpretati con un accento teutonico, ma con una sincerità penetrante (Rescue Me, Sacred). La voce di Kaulitz, a volte mascolina e alter volte femminile, rende On the Edge una canzone dei Nirvana interpretata da Nena; mentre il lento?? By Your Side sembra ideale per I concerti. Se non è una buona critica, questa!

(Nota: L’originale affermazione di Billboard era: "La forza dei Tokio Hotel sono le potenti e profonde ballate, trasmesse in un accento teutonico con una sincerità che infrange il cuore ("Rescue Me," "Sacred"). Le inclinazioni vocali di Kaulitz fanno in modo che "On the Edge" suoni come una cover dei Nirvana fatta da Nena, e l’alta, lenta danza di "By Your Side" dal film "Prom Night" non poteva essere più pronta per le arene..)

Molti professionisti lodano il talento visuale di Bill, la sua presenza sul palco. "Tecnicamente, Kaulitz è un cantante limitato, ma possiede un carisma formidabile che lo rende un naturale animale da palcoscenico. Canta bene sia l’hard-rock (Scream), sia le ballate sentimentali (l’emozionante pezzo acustico "By Your Side") con una sorta di malizia negli occhi che suggerisce che non è completamente serio. La sua dubbia dizione inglese aggiunge del fascino..."

(Nota: L’originale affermazione di Rolling Stone era: "Kaulitz è un vocalist tecnicamente limitato, ma ha il carisma di un vero frontman, che trasmette le canzoni rock ("Scream") e le ballate sentimentali (l’acustica e commovente "By Your Side") con un udibile scintillio nei suoi occhi che suggerisce che non è completamente serio. (La sua evasiva dizione inglese...aggiunge del fascino..)"

Altre critiche sono più attenuate, basate sulla musicalità del gruppo. Sulla base della dimensione del fenomeno-TH in Europa, molti si aspettavano qualcosa di più innovativo sul piano musicale. "Di fianco ai testi, che a volte tendono verso il melodramma (Don' t Jump), l’altro problema del gruppo è la loro musicalità. Sebbene il fatto che la professionalità di ogni musicista è solida, non troviamo niente nell’album che già non sia stato sperimentato o che rappresenti almeno un’eccezione." (All Music). Dati sufficienti per ammonire coloro che credono che il successo europeo del gruppo debba più al look devastante di Bill che non alle canzoni.


(Nota: L’originale affermazione di All Music Guide era: "Il suono è rifinito e le melodie attirano l’attenzione, ma i testi vertono al melodramma, specialmente in brani che trattano di problematiche sociali come "Don't Jump" e "Forgotten Children". C’è anche un problema riguardante soprattutto la musicalità della band. Mentre le performances di ognuno dei componenti sono solide, non c’è nulla di eccezionale, o particolarmente innovativo nell’album.")

Detto questo, I critici confessano anche che, nonostante la mancanza di originalità, è un buon ascolto. Riconoscono che I Tokio Hotel possiedono un vero fascino che opera sul loro pubblico, e che copre i loro difetti musicali: "Il gruppo è sufficientemente moderno da catturare la brillantezza delle luci del momento con un suono standard, ma gradevole". Un altro conferma: "E’ solo una questione di tempo prima che accettiamo la verità: vogliamo amare questi ragazzi". Un altro critica l’inconsistenza delle traduzioni in inglese. Sembra che alle orecchie americane, ci siano un po’ di versi che non significano molto.
fonte F.U


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