Questo è uscito oggi sul mattino in spettacoli,
non so perchè sinceramente,
mio zio mi ha dato la pagina e dato che
l'ho trovato su internet la posto qui, comunque
sostituendo i nomi credo che vi ci potrete ritrovare XD
Gabriella, i Tokyo Hotel e il professor Mummia
Davide Morganti Gabriella Cardiero, mentre la professoressa di religione Marilena Barbato spiega, sfoglia il diario gonfio di foto di Bill Kaulitz, il cantante del gruppo tedesco Tokyo Hotel. A lei non importa quello che dicono le sue compagne di classe, solo perché sembra una ragazza non significa che è gay. Un giorno, stanca di essere presa in giro, si irrita così tanto che quando il professor Magri le dice di smetterla di sognare di avere per marito una donna, lei gli risponde che allora lui deve smetterla di affliggere i ragazzi della I D con un frocio come Cesare. Il temporale batte sprezzante sulla finestra, il vetro vibra nervoso, per la finestra chiusa male, chissà che Bill non arrivi cadendo da una nuvola. La sua compagna di banco, Titta Canneva, le sussurra di stare attenta, ma Gabriella se ne frega di una che non è materia di esami né ha mai deciso per la bocciatura di nessun alunno. Lei preferisce la versione tedesca della canzone «Monsoon», le piace sentire i suoni duri uscire dalla bocca effeminata(-_-') del suo idolo, lo trova sensuale e proprio non le va giù che a sfotterla sia gente come Titta, che impazzisce per Anna Tatangelo. Quando la voce della professoressa le scheggia l’orecchio, ha un sussulto. «Cardiero, secondo te, perché Gesù è nato il 25 dicembre?» Gabriella si volta verso Titta, che fa la bocca del pesciolino tropicale per dire che non deve metterla nei guai. «Io penso che... boh, forse perché la Madonna era uscita di conto!» La risata della professoressa si espande come polverina magica nella classe, in modo da provocare il riso di tutti anche se più della metà aveva creduto che quella fosse la risposta giusta e adesso è presa dal panico di essere chiamata a correggere. Invece suona la campanella, la Barbato le dice con tono sprezzante: «La settimana prossima mi dirai che Erode era il compare di battesimo e la mangiatoia la bomboniera?». E senza aspettare l’arrivo dell’insegnante di educazione fisica che era sempre in ritardo, esce di corsa, per raggiungere un’altra scuola media, al Rione Traiano. Gianluigi Piccolo si avvicina a Gabriella, mentre tutti fanno casino inseguendosi tra i banchi e le dice: «M’e fatte parià troppo, Gabbriè!». Sulla soglia si affaccia l’insegnante di educazione fisica detto La Mummia, per le numerose rughe che sembrano persiane accostate male. Urla di fare silenzio perché quella è una scuola, non un mercato. La Mummia osserva per alcuni istanti l’effetto del suo richiamo, si toglie gli occhiali scuri per dare maggiore effetto alla sua presenza. Quel giorno non si sarebbe scesi in palestra, la pioggia si era infiltrata dentro gli spogliatoi. Un mormorio di delusione affloscia la classe, già pronta con le scarpette ai piedi. La Mummia dice a Gianluigi di smetterla di continuare a fare il fesso e di sedersi, ma il ragazzo racconta quello che è successo nell’ora precedente. Adele ride sguaiatamente, mentre La Mummia accenna un sorriso, a lui sembra abbastanza plausibile una cosa del genere ma con la religione era meglio non metterci mano e allora, per cambiare discorso, chiede a Gabriella di chiudere meglio la finestra perché cadono gocce di pioggia sul termosifone. Stringendo forte la maniglia, la ragazza comincia a piangere avendo come soundtrack la malinconica «Rescue me», pensando che nemmeno quel giorno Bill sarebbe arrivato dal cielo a portarla via.
Il gruppo tedesco dei Tokyo Hotel è molto seguito in Italia
fonte:http://www.ilmattino.it/mattino/page...umber=39&vis=G
non so perchè sinceramente,
mio zio mi ha dato la pagina e dato che
l'ho trovato su internet la posto qui, comunque
sostituendo i nomi credo che vi ci potrete ritrovare XD
Gabriella, i Tokyo Hotel e il professor Mummia
Davide Morganti Gabriella Cardiero, mentre la professoressa di religione Marilena Barbato spiega, sfoglia il diario gonfio di foto di Bill Kaulitz, il cantante del gruppo tedesco Tokyo Hotel. A lei non importa quello che dicono le sue compagne di classe, solo perché sembra una ragazza non significa che è gay. Un giorno, stanca di essere presa in giro, si irrita così tanto che quando il professor Magri le dice di smetterla di sognare di avere per marito una donna, lei gli risponde che allora lui deve smetterla di affliggere i ragazzi della I D con un frocio come Cesare. Il temporale batte sprezzante sulla finestra, il vetro vibra nervoso, per la finestra chiusa male, chissà che Bill non arrivi cadendo da una nuvola. La sua compagna di banco, Titta Canneva, le sussurra di stare attenta, ma Gabriella se ne frega di una che non è materia di esami né ha mai deciso per la bocciatura di nessun alunno. Lei preferisce la versione tedesca della canzone «Monsoon», le piace sentire i suoni duri uscire dalla bocca effeminata(-_-') del suo idolo, lo trova sensuale e proprio non le va giù che a sfotterla sia gente come Titta, che impazzisce per Anna Tatangelo. Quando la voce della professoressa le scheggia l’orecchio, ha un sussulto. «Cardiero, secondo te, perché Gesù è nato il 25 dicembre?» Gabriella si volta verso Titta, che fa la bocca del pesciolino tropicale per dire che non deve metterla nei guai. «Io penso che... boh, forse perché la Madonna era uscita di conto!» La risata della professoressa si espande come polverina magica nella classe, in modo da provocare il riso di tutti anche se più della metà aveva creduto che quella fosse la risposta giusta e adesso è presa dal panico di essere chiamata a correggere. Invece suona la campanella, la Barbato le dice con tono sprezzante: «La settimana prossima mi dirai che Erode era il compare di battesimo e la mangiatoia la bomboniera?». E senza aspettare l’arrivo dell’insegnante di educazione fisica che era sempre in ritardo, esce di corsa, per raggiungere un’altra scuola media, al Rione Traiano. Gianluigi Piccolo si avvicina a Gabriella, mentre tutti fanno casino inseguendosi tra i banchi e le dice: «M’e fatte parià troppo, Gabbriè!». Sulla soglia si affaccia l’insegnante di educazione fisica detto La Mummia, per le numerose rughe che sembrano persiane accostate male. Urla di fare silenzio perché quella è una scuola, non un mercato. La Mummia osserva per alcuni istanti l’effetto del suo richiamo, si toglie gli occhiali scuri per dare maggiore effetto alla sua presenza. Quel giorno non si sarebbe scesi in palestra, la pioggia si era infiltrata dentro gli spogliatoi. Un mormorio di delusione affloscia la classe, già pronta con le scarpette ai piedi. La Mummia dice a Gianluigi di smetterla di continuare a fare il fesso e di sedersi, ma il ragazzo racconta quello che è successo nell’ora precedente. Adele ride sguaiatamente, mentre La Mummia accenna un sorriso, a lui sembra abbastanza plausibile una cosa del genere ma con la religione era meglio non metterci mano e allora, per cambiare discorso, chiede a Gabriella di chiudere meglio la finestra perché cadono gocce di pioggia sul termosifone. Stringendo forte la maniglia, la ragazza comincia a piangere avendo come soundtrack la malinconica «Rescue me», pensando che nemmeno quel giorno Bill sarebbe arrivato dal cielo a portarla via.
Il gruppo tedesco dei Tokyo Hotel è molto seguito in Italia
fonte:http://www.ilmattino.it/mattino/page...umber=39&vis=G
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