domenica 30 agosto 2009

Welt am Sonntag - Un caffè di compleanno! Adult is Relative

Un caffè di compleanno! Adult is Relative

I tempi di appuntamento sono pertantocalcolati, di modo che la sua maschera sia sempre a posto. E quando il giovane piccolo uomo si alza in piedi davanti a voi, ottenete una leggera idea di quanto tempo la sua apparenza richieda. Fra i capelli neri, perfettamente studiati e tinti, fanno capolino i dreadlocks, le palbebre abbellite con una composizione di bianco e nero abbinate alle unghie dipinte. Le mani in guanti di cuoio hanno difficoltà a separare la massa di catene che sono attaccate alla camicia nera. Il suo gemello Tom è seduto vicino a lui su un divano in una camera d'Hotel con le pareti rosa. Si immagina come un rocker di strada con una giacca di pelle e i capelli intrecciati. Non meno costoso ma non così cospicuo. Due ragazzi ordinari incorniciati in uan realtà da pop-star.


Bill, Tom entrambi compierete 20 anni il primo di Settembre, cos adesiderate?
Bill: Desidereri tanto vedere la mia famiglia e i miei amici e bere un bel caffè. Adoro il caffè ne bevo a grandi quantità! E mi piacerebbe anche, insieme al caffè, una bella torta alla panna.
Sarebbe ancora più bello se festeggissimo con persone al di sopra dei 60 anni, così da poter spettegolare per bene!

Tom: Con gente così anziana non possono che nascere conversazioni insolite! Hanno idee molto diverse rispetto alle nostre. Sarebbe carino per entrambi passare un Sunday-tea-party.

Desiderate qualcosa di materiale?

Bill: no

Una macchina nuova, forse?


Tom: Non credo che ci siano molte persone che mi regalerebbero qualcosa che stravagante. Ma, naturalmente, sarei felice con una nuova auto.

Fra poco sarete ventenni, vi sentite adulti?

Bill
: Penso che non crescerò mai. Ma crescere è anche relativo, è da quando ho 13 anni che penso che posso fare quel che voglio a quell'età mi sentivo già grande per andare in locali e bere drink.
Mi son sempre sentito più vecchio.

Avete conseguito il diploma per la scuola a distanza con un lodevole voto finale.

Bill: Questo è quasi imbrazzante, no?

Solo un pò

Bill: Io e Tom odiamo la scuola, è stato uno dei periodi più brutti della nostra vita, sono dispiaciuto per tutti quelli che ancora devono andarci!

Cosa c'era di così brutto?

Tom: Molte persone erano "scioccate" da come apparivamo. La cosa sicuramente peggiore credo sia stata la mentalità delle persone influenzata dall'ambiente scolastico.
Bill: Io e Tom eravamo in due classi diverse per ragioni di comportamento. Eravamo davvero terribili e molte volte siamo stati sospesi. Ma non per ragioni di violenza o droga è solo che ci ritrovavamo a discutere per tutto con dei professiori che ci odiavano. E poi ti rendi conto che diventare un insegnante non è abbastanza selettivo. Molti si dedicano allo studio perché non vedono alcun altro modo di sfondare. Ma per essere un insegnante, devi davvero volerlo ma soprattutto devi avere la passione di insegnare.

Molti dei vostri fans vi reputano un modello da seguire, c'è qualcosa di preciso che volete trasmettere?

Tom: Non ci riteniamo modelli per altri

Ma voi comunque lo siete lo stesso in un certo modo..

Tom: No, non credo. Ognuno deve essere libero di predere la proprie scelte. Noi comunque abbiamo davvero poco tempo. In ogni caso io sto molto più attento a non dire parolaccie nelle interviste!

Siete stati recentemente impegnati nella campagna contro l'AIDS con H&M

Tom: Certo spesso cerchiamo di batterci per le cose che riteniamo importanti. Ma alla fine io non voglio essere un modello epr nessuno odio quest'idea...

Avete votato?

Tom: Uhhm...si mi sembra di si!
Bill: Si, per la prima volta!

Quanto è alta la percentuale di normalità nella vostra vita?

Bill: 1%

E' la stessa cosa come per le grandi star! Non si può nemmeno andare a fare la spesa

Tom: Si, assolutamente. Quando sono nati i tokio hotel avevamo un'età nella quale i nostri genitori compravano per noi ma ora non è più possibile
Bill: Sarebbe bello avere un assistente personale che fa tutte le commissioni per te ma poi mi rendo conto che spesso me li vorrei scegliere da solo gli yougurt!
Tom: In america ci sono dei supermercati aperti 24h su 24h, così da poterci andare anche alle 4 del mattino ma ovvimente non ci trovi nessuno a quell'ora. C'è stata una votla che ci siamo ritrovati in un reparto giocattoli e ci hanno dato di tutto! Fucili ad acqua e macchinine telecomandate!
Bill: Si è stato ridicolo!

Dove comprate i vostri vestiti?

Bill: In internet oppure sui catologhi, ma così è noioso. Ci sono volte in cui diciamo fan***o a tutto, ai paparazzi fuori dall'hotel e alle fans che ci inseguono! Ci sono vuole in cui vuoi veramente vivere e basta!

Cosa c'è sulla vostra lista dei desideri?

Bill: Al momento c'è un desiderionuovo ogni anno. Devo ammettere che è piuttosto lunga. Siamo cosi raramente a casa che si cerca di trovare la bellezza ovunque si va. La cosa migliore è avere del buon caffè e coperte negli hotel! I tappeti sono la cosa peggiore. Sembra di stare in un campo. La cosa importante per me è un tetto reale sulla testa e un cuscino comodo

Mantenete ancora dei contatti con vecchi amici?

Bill: Non proprio da quando siamo i tokio hotel è difficile farsi degli amici perchè non abbiamo proprio il tempo per conoscerli. Chiunque ci incontri di solito ha un opinione su di noi. (non so cosa voglia dire :ceeerto: )

Siete molto cauti con persone nuove vero? siete stati spesso ingannati..

Tom: Sì, la maggior parte di essi, con ordini del giorno nascosto. Abbiamo avuto molte brutte esperienze, all'inizio della nostra carriera. A 15 anni eravamo a un after-show party, e siamo naturalmente stati fotografati con dell'alcol. Allora era così: avevi bevuto un sorso di alcol, e poi i redattori della rivista il giorno dopo, avevano uno scoop.

Ma probabilmente ora sapete come affrontare certe situazoni

Tom: No non ancora
Bill: Devi imparare da solo. Devi vivere e accettare che ci sono momenti in cui ci sono cose sbagliate stampate sul giornale.

Avete del supposto psicologico per momenti come questi?

Tom: La cura psicologica proviene dalla nostra famiglia e dagli amici. Mi piacerebbe ricevere un aiuto professionale, ma non abbiamo tempo.
Bill: Quando le persone lo fanno, non riesco a capire. Il problema c'è e non credo che ci sia sempre bisogno di aiuto.
Tom: Ho sempre pensato di essere più intelligente di un psicologo
Bill: Esattamente. Tutto ciò che ti dico lo dico volutamente, perché è il mio problema. E poi lo psicologo dice: Sì, hai bisogno di tempo per pensarci. E poi penso dentro di me: Yeah grande, lo sapevo anche prima.

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